Tokaj

Nonostante Tokaj sia una cittadina piccola, il suo nome è conosciuto in tutto il mondo. Parlando d’Ungheria, dopo il nome di Budapest la gente ricorda Tokaj, che non è per nulla strano, visto che è una vera rarità anche al livello mondiale. Lo sapevano già nell'antichità: il Papa celebrava messa con il vino di Tokaj, ma anche reali polacchi e zar russi lo servivano sempre ai loro festeggiamenti.

l leggendario vino ungherese non è solamente storia, la sua qualità è rimasta immutata nel tempo. Chiunque potrebbe verificare perché lo chiamavano „Vinum regum, rex vinorum” vale a dire „il re dei vini”, “il vino dei re”. Giungendo a Tokaj possiamo acquistarlo direttamente dai piccoli produttori, che avranno sempre un po’ di tempo per scambiare qualche parola con noi mentre ci riempiono il bicchiere.

Secondo le scritture di Anonimo, questa terra venne donata dal condottiero Árpád al suo comandante Turcol. Già nel 1067 questa zona fu menzionata, come territorio per la produzione del vino. Nel corso dei secoli la città fu conosciuta con diversi nomi, come Tochol, Tokota, Tucota o Tokoyd. Nel XIV secolo fu innalzata una fortezza in pietra al posto della preesistente fortificazione di terra distrutta dai tartari.

La costruzione eretta su un’isoletta tra i fiumi Tisza e Bodrog, parte della tenuta di Diósgyőr, fu distrutta nel 1705 dal principe Ferenc Rákóczi II, per motivi sconosciuti.

Sarebbe difficile trovare un re che non fosse mai stato in questa città, assediata dai turchi, attraversata da István Bocskai a capo dei suoi aiduchi, dall’esercito di Bethlen ed anche dai soldati di Rákóczi. Dopo la caduta della guerra d’indipendenza di Rákóczi, la città fino al 1860 rimase in possesso del demanio.

Tokaj è una graziosa cittadina storica, capace di regalare emozioni, anche a coloro che non la visitano per il suo vino. Non solo il massiccio che sovrasta la città fa parte del patrimonio mondiale, ma lo è anche la città stessa. La sua isola pedonale, la piazzetta centrale con la sua piccola chiesa emanano un’atmosfera particolare, rivelando la sua centenaria cultura e ricchezza.

In occasione delle manifestazioni le strade si riempiono di gente dove possiamo assaggiare le delizie delle rosticcerie ambulanti, ascoltando le musiche dei concerti all’aperto o guardando spettacoli folkloristici. Il divertimento non finirà nemmeno la sera, anzi, proprio allora raggiungerà il culmine.

Le proposte più importanti sono il Festival del vino, organizzato verso la fine di maggio, poi in luglio, nel campeggio sulla riva del fiume Tibisco, il Festival Hegyalja, una manifestazione di musica leggera dedicata ai giovani, mentre in autunno, nella settimana della vendemmia, torna essere protagonista il vino.

Oltre le antiche cantine di vino ed oltre il centro storico anche i dintorni ci offriranno parecchie curiosità. Possiamo scalare il ripido pendio del massiccio vicino, per ammirare la meravigliosa vista sulla città e sui fiumi, possiamo fare una passeggiata sulla riva del Tibisco e del Bodrog, oppure potremmo anche prendere un battello.